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Manager&Sociale

I due chilometri del fiume Esino in provincia di Ancona, "adottati" e messi in sicurezza,
non sono soltanto un territorio dove si sviluppa creatività e si
coltivano nuove generazioni di talenti. Si vede scorrere, insieme al
flusso d’acqua, anche un cambiamento sociale continuo e rigenerante.
Dopo Expo2015, eccola un’istantanea di ciò che il sistema Italia è
ancora capace di presentare. "Give back" è voce del verbo "restituire".
Ed è questa la scommessa di un nuovo progetto dei manager italiani
impegnati per un futuro di innovazione sociale e di leadership civica.

L’idea di Prioritalia,
nata nel 2012 dalle organizzazioni di rappresentanza dei dirigenti e
alte professionalità (Cida, Federmanager, Manageritalia, Fenda, Fidia,
Sindirettivo centrale), oggi riemerge in superficie con la
determinazione di promuovere l’impegno della comunità manageriale al
servizio del Paese.

Questo il messaggio forte dell’evento "Manager&Sociale: crescere insieme" svolto a Expo, Cascina Triulza, il 17 ottobre. La mission
di Prioritalia è attrarre questa voglia di "dare" del management
italiano, organizzarla, darle identità e riconoscibilità. Far venire
fuori il lato solidale, generoso e dinamico del management italiano, il
suo impatto costruttivo sulla società, mettendo a fattor comune le
esperienze e le progettualità più valide che nascono sui territori.
Enrico Loccioni, Cavaliere del Lavoro dal maggio di quest’anno,
imprenditore visionario e, come tale, anche testimonial dell’iniziativa
Prioritalia, è un esempio di un agire d’impresa attento al proprio
impatto sociale. Social improvement e shared values sono ormai obiettivi
sensibili per chi intende guidare una realtà produttiva verso un
orizzonte di innovazione.

Secondo
l’indagine "Manager & Sociale" presentata nell’ambito dell’evento,
per la quasi totalità dei manager intervistati (92%) rivestire un ruolo
apicale implica maggiori responsabilità nei confronti della società.
Responsabilità che si declina come cultura della legalità (47%), azioni
per migliorare la qualità della comunità (44%) e trasferimento di
competenze (38%). Seguono sempre a un buon livello: volontariato (31%) e
adesione e/o sostegno all’impegno ad associazioni e onlus (29%),
riduzione di sprechi (26%) e tutela del territorio (20%), comportamenti
di cittadinanza attiva (19%), maggiore trasparenza (18%).

Prioritalia
si fa dunque interprete dei temi di una comunità che, nei fatti, spinge
in avanti non solo il Pil del Belpaese ma anche i suoi asset
intangibili. Oggi l’economia che cresce è quella che sceglie di mettere
al centro del processo produttivo la persona. Bisogna puntare sulle
teste e sul pensiero. In tal senso Prioritalia si candida a promuovere
le persone e le idee che agiscono in modo innovativo, responsabile ed
etico. In linea con questi scopi abbiamo fortemente voluto la
costituzione di un board junior, costituito da sette giovani
under 35, alcuni dei quali protagonisti della manifestazione a Cascina
Triulza, con una precisa funzione di stimolo nell’attività strategica e
di innovazione sociale dell’associazione. Delle esperienze progettuali
in cantiere, alcune hanno già preso il via. Si va dall’iniziativa
"Social Roots" promossa all’interno di Expo2015 per sviluppare idee nel
settore dell’agrifood con un servizio di mentoring manageriale per
facilitare il matching tra 6 start up selezionate e potenziali
investitori, e quindi la loro concreta realizzazione, fino all’attività
di affiancamento e coatching svolta all’ombra delle vele di Scampia per
agevolare la creazione di occupazione giovanile in zone ad alto rischio
di esclusione sociale.

E
a partire da qui, nel 2016 si punterà ancora ad aggregare e valorizzare
le migliori iniziative messe in campo dal sistema Prioritalia intorno a
tre focus strategici: imprenditorialità 3.0, SOCINN, Sostenibilità
urbana ed ambientale. Progetti che grazie alla forza della passione e al
patrimonio di competenze che portano in dote puntano a produrre un
cambiamento di sostanza. Un hub quindi, aperto e inclusivo, dove valori e
capacità si incontrano sino a costruire una "leadership civica" che
possa parlare al Paese andando, perché no, oltre le logiche di
rappresentanza categoriale".

È
anche una questione di fiducia, come ha indicato il Premio Nobel Angus
Deaton quando, tra le altre cose, ha dimostrato perché i consumi –
specie quelli delle famiglie meno abbienti – non ripartono se le persone
hanno paura del futuro. Ma il bello della fiducia è anche la sua
straordinaria capacità di contagio. Se si discute dell’eredità di
Expo2015, allora il testimone passa nelle mani delle ragazze e dei
ragazzi che vi hanno lavorato, alle imprese che hanno costruito nuovi
network, ai progetti che lì hanno mosso primi timidi passi o, invece,
hanno concretizzato un grande risultato. Prioritalia ha lanciato a Expo
il suo messaggio di azione e convinzione, fornendo ai manager italiani
un’occasione per valorizzare attività e persone in una prospettiva di
volunteering networking di cui si sentiva il bisogno. Ora si attende il
contagio.

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Fondazione Prioritalia