La
presentazione avvenuta il 29 novembre scorso di un anno di Città resiliente di
Milano, iniziativa che vede Prioritalia come partner e stackeholder, interessa
tutti noi.
Milano,
infatti, partecipa al progetto 100 ResilientCities, sostenuto da fondazione Rockefeller, con un finanziamento
complessivo di 164 milioni di dollari, che intende costruire piani di
resilienza urbana in 100 città del mondo. L’impegno della città
nell’ambito di 100 Resilient Cities ha preso il via nel luglio 2015 e a Milano
dal 2017 c’è Piero Pelizzaro come Chief Resilience Officer.
Ma le città resilienti,che caratteristiche hanno? Quelle che dovrebbero avere quasi tutte le
città, affinché la Terra si salvi la vita. Le città resilienti contribuiscono
alla diminuzione dell’impatto dei cambiamenti climatici, si impongono con un
approccio diverso nel costruire e di vivere sul territorio. In questo tipo di
ambiente, si vive in modo diverso, e gli effetti si notano anche dal punto di
vista economico e sanitario.
Istruttiva la presentazione fatta proprio dal Chief Resilience
Officer che racconta molte cose interessanti come quella che vede Milano con 1,5 milioni di abitanti avere
16mila biciclette in sharing, moltissimo se confrontato con i 9milioni di
abitanti e le 26mila biciclette in sharing di Londra.
Insomma
anche qui, abbiamo percezioni più negative della realtà. L’Italia deve fare
tanto, ma non è messa poi così male in tanti ambiti, tra questi anche la
resilienza delle città. Quindi, serve solo guardare avanti con fiducia per
lavorare a ridurre l’impatto delle città e quindi di tutti noi sui cambiamenti
climatici. E noi di Prioritalia siamo e saremo della partita anche per
contaminare tutte le città e tutto lo stivale.