La presidente di Prioritalia Marcella Mallen ha partecipato, come coordinatrice del gruppo di lavoro di ASviS per il Goal 16, all’incontro di presentazione del rapporto “Pandemia e resilienza” curato dalla Consulta scientifica del Cortile dei gentili e pubblicato dal Cnr, mercoledì 7 aprile 2020.
Ecco una rielaborazione del suo intervento.
La pandemia ha aumentato la consapevolezza – esplicitata tra l’altro dall’Agenda 2030 – che gli attuali mo-delli di sviluppo basati sull’esasperazione della competizione e dell’individualismo non siano sostenibili, non solo sul piano ambientale ma anche su quello economico e sociale. Né su quello etico. Ripensare ai modelli di sviluppo sembra oggi essere a tutti i livelli una priorità, strategica: ma come e cosa fare, da dove partire? Prendendo in prestito un concetto di Erich Fromm possiamo dire che per ristrutturare il pensiero, ovvero per costruire una nuova conoscenza e una nuova etica, bisogna iniziare dalla demolizione delle illusioni.
La demolizione dell’illusione dell’onnipotenza umana è, a mio avviso, uno dei principali insegnamenti da trarre dall’esperienza del Covid. Negli ultimi mesi abbiamo compreso di essere molto più vulnerabili di quanto pensassimo. Al tempo stesso abbiamo scoperto di poter essere resilienti, capaci di reagire in ma-niera positiva e generativa ai traumi, adattando la nostra vita quotidiana alle difficoltà e alle privazioni.
Siamo tornati a sentirci parte di una speciale “comunità di destino” che ci lega gli uni agli altri. Abbiamo rivalutato la necessità di poterci fidare delle istituzioni, della ricerca, della scienza. Dopo un periodo in cui la ricerca del consenso ha aperto una breccia tra le competenze e l’esercizio del potere, si torna finalmente a dare peso al valore della conoscenza e all’etica di chi esercita responsabilità decisionali.