La necessità di sviluppare maggiore consapevolezza rispetto al modo in cui si usano le tecnologie, mettendo l’etica al centro del dibattito sull’evoluzione della civiltà umana: è una questione vasta, in definizione, generatrice di interrogativi e riflessioni appassionanti, sulla quale si sono concentrati gli alunni e i docenti presenti alla Scuola di alta formazione svoltasi a Roma, in modalità residenziale, dal 9 all’11 settembre 2021.
Circa cinquanta persone provenienti da tutta Italia, tra i giovani under 30 e gli esperti, che hanno animato una tre-giorni intensa, dedicata alla “Sfida umana nell’epoca della trasformazione digitale”.
L’iniziativa che da seguito al progetto avviato nel 2019 dalla Fondazione Prioritalia con l’Istituto di Studi Superiori sulla Donna dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (APRA) nell’ambito di Value@Work ha l’obiettivo di accrescere il bagaglio di consapevolezza
delle future generazioni sulle molteplici applicazioni dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi, con un duplice focus, sia professionale che personale, declinato anche in chiave di sostenibilità.
Un corso di alta formazione incentrato sul rapporto tra l’etica e le tecnologie – in particolare quelle digitali, sempre più pervasive – che dopo la prima edizione si consolida, dando vita a una comunità portatrice di esperienze culturali, umane e formative dalla ricchezza eterogenea: tra i discenti ci sono infatti neodiplomati, studiosi universitari e professionisti; tra i docenti ci sono professori universitari, giuristi, economisti, manager, esperti di innovazione.
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Le testimonianze dei giovani partecipanti
Jacopo Mele – digital life coach, Fondazione Homo ex Machina
Davide Dal Maso – Social Warning, Movimento Etico Digitale
Flavia Marzano – digital tranformation consultant, vicepresidente Eutopian
Ernesto Belisario – avvocato, segretario generale Istituto per le politiche dell’Innovazione
Alessio Carciofi – esperto di digital detox, produttività e work-life balance
Elisabetta Cammarota – senior Advisor ASviS
