Il 15 dicembre 2022, per celebrare il 50° anno della Legge 772/72, la legge promulgata per dare la possibilità ai giovani appena maggiorenni di astenersi dall’obbligo di prestare il servizio militare armato, si è svolto il convegno “50 anni di obiezione per la pace: analisi, riflessioni e prospettive sul servizio civile”.
Il convegno, promosso dalla Conferenza nazionale degli enti per il servizio civile (Cnesc), in collaborazione con il Movimento Nonviolento, ha visto la presenza, tra gli altri, di Filippo Salone, coordinatore del Gdl dell’Alleanza sul Goal 16 e responsabile delle relazioni esterne di Prioritalia.
È stata l’occasione per presentare il Position paper “Il Servizio civile universale: giovani, cittadinanza e pace”, redatto dal Gruppo di lavoro (Gdl) ASviS sul Goal 16 “Pace, giustizia e istituzioni solide” e pubblicato il 20 ottobre in occasione dell’evento di chiusura del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022 nel corso di un evento
Il collegamento tra il concetto di sviluppo sostenibile e il Servizio civile universale emerge chiaro nel Paper dove si legge, nell’introduzione a firma della presidente dell’ASviS e di Fondazione Prioritalia, Marcella Mallen, che “il servizio civile rappresenta per i giovani una straordinaria occasione di crescita e di apprendimento, […] un elemento di speranza e di ottimismo per la rigenerazione del Paese e per l’affermazione dell’Agenda 2030 in Italia”.
Come ha ricordato in conclusione Filippo Salone: “Sostenibilità significa immaginare il futuro. In questo senso, il Servizio Civile può rappresentare la chiave per la costruzione di un domani più giusto, inclusivo e sostenibile, vista la significativa consonanza tra i principi istitutivi della legge del 1972 e quelli posti a fondamento dell’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030, tra i quali spiccano la solidarietà, l’integrazione, la disseminazione dei diritti di cittadinanza”.