“La sostenibilità non è un fastidio, ma un investimento sul futuro”
È stato presentato il 22 ottobre presso la Camera dei Deputati il Rapporto ASviS 2025 – “Pace, giustizia e diritti: pilastri della sostenibilità. L’Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”, realizzato con il contributo di centinaia di esperte ed esperti delle oltre 330 organizzazioni aderenti all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).
Un documento fondamentale che, a dieci anni dalla prima edizione, offre un’analisi aggiornata sull’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, sottoscritta da 193 Paesi, e propone azioni concrete per affrontare le sfide del futuro.
Un mondo attraversato da crisi multiple
Il Rapporto fotografa un contesto globale segnato da instabilità, conflitti e arretramento sul piano dei diritti.
Nel 2024 sono stati registrati 59 conflitti attivi – il numero più alto dalla fine della Seconda guerra mondiale – con quasi 50mila vittime civili, di cui un numero crescente di donne e bambini, in particolare a Gaza.
La spesa militare globale ha toccato i 2.700 miliardi di dollari e potrebbe raddoppiare entro il 2035, mentre le persone costrette a lasciare la propria casa hanno superato i 123 milioni, il doppio rispetto a dieci anni fa.
A questa crisi di pace si somma quella delle Nazioni Unite, con fondi in calo del 30% in due anni, e un costo del debito ai massimi storici per i Paesi in via di sviluppo.
Tuttavia, alcuni segnali di speranza emergono: il “Patto sul Futuro” (2024) e “l’Impegno di Siviglia per la finanza allo sviluppo” (2025) testimoniano un rinnovato sforzo internazionale verso sostenibilità, diritti e cooperazione.
L’Italia in ritardo sugli Obiettivi dell’Agenda 2030
Sul piano nazionale, l’analisi evidenzia un quadro complesso.
L’Italia peggiora in sei Obiettivi su 17 (alimentazione, salute, acqua, disuguaglianze, ecosistemi terrestri e partnership) e migliora solo in tre: istruzione, parità di genere e clima.
Rispetto al 2010, la situazione resta critica per povertà, ecosistemi terrestri e disuguaglianze, mentre emergono segnali positivi solo per economia circolare, energia e lavoro sostenibile.
Dei 38 target analizzati, solo l’11% è sulla buona strada per essere raggiunto entro il 2030, mentre oltre la metà non lo sarà.
“Oggi la sostenibilità viene percepita più come un fastidio che come un investimento sul futuro”, ha ricordato Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’ASviS, citando le parole del Presidente Mattarella.
“L’Italia continua a non dotarsi di politiche adeguate, mentre l’Europa sta perdendo il suo ruolo di guida nel campo della sostenibilità”.
L’Europa e le sfide comuni
Anche l’Unione Europea mostra andamenti disomogenei: solo cinque Obiettivi hanno registrato miglioramenti significativi dal 2010 (energia, lavoro, imprese e innovazione, città e clima), mentre arretrano disuguaglianze, ecosistemi terrestri e cooperazione internazionale.
Le contraddizioni tra gli impegni dichiarati e le politiche concrete, come l’aumento delle spese militari o il ridimensionamento di norme ambientali, restano forti.
Le proposte dell’Alleanza: dalle leve trasformative al Pat
Il Rapporto non si limita alla diagnosi, ma propone una visione di rilancio.
L’ASviS individua cinque “leve trasformative” – governance, capitale umano, finanza, cultura e partnership – e sei aree strategiche di intervento, dalla salute e istruzione alla decarbonizzazione, fino alla tutela dei beni comuni ambientali.
Tra le proposte: la definizione di un Piano per l’Accelerazione Trasformativa (Pat), per integrare la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e il Piano strutturale di bilancio, con scadenze precise (2026-2027).
“Serve una governance anticipante, capace di prevedere i rischi e orientare le scelte pubbliche nel medio-lungo periodo”, ha sottolineato Giovannini, rilanciando il progetto Ecosistema Futuro dell’Alleanza.
Un invito chiaro alla responsabilità collettiva e politica per rimettere la sostenibilità al centro delle scelte strategiche del Paese.
Leggi il Rapporto ASviS completo 2025: https://asvis.it/rapporto-asvis-2025/