ELEZIONI AMMINISTRATIVE IN VISTA NELLE MAGGIORI CITTÀ ITALIANE E #PRIORITALIA, FEDELE ALLA SUA MISSION, NON STA A GUARDARE. E probabilmente lo farà ancor meno tra pochi mesi, quando nuovi sindaci e relative giunte si saranno insediate, visto che il 78% dei cittadini è convinto che il contributo attivo dei manager nella governance cittadina sia importante.
È questo il dato che emerge dall’indagine di G&G Associated effettuata per #Prioritalia a mille italiani abitanti delle 15 principali città coinvolte a breve nelle elezioni amministrative.
La ricerca è stata presentata il 26 aprile a Roma, durante l’evento Leadership civiche per le città di domani che si è svolto all’Ara Pacis, alla presenza anche del ministro per le Riforme costituzionali e i rapporti con il parlamento Maria Elena Boschi.
«In tempi di forte cambiamento e innovazione si sente il bisogno di nuove modalità di partecipazione alla costruzione del futuro delle città e quindi della loro vivibilità» ha commentato il ministro «L’impegno dei manager verso l’innovazione sociale e il supporto alla governance delle città è esemplare, perché i manager sono coloro che devono far accadere le cose. Per questo la politica non può che trarne beneficio».
L’indagine
Quel che emerge inoltre dalla ricerca sono le emergenze e i desiderata dei cittadini per le proprie città: la lotta alla corruzione è l’intervento ritenuto più urgente, mentre il desiderio auspicato da tutti in maniera trasversale è quello di maggiore sicurezza. La lotta alla corruzione è ritenuta la priorità assoluta ovunque (voto medio 8,2 in una scala che va da 1 a 10), ma su tutti prevale in negativo Roma (voto 9). La denuncia, generalizzata e nota, emerge però per la prima volta così netta a livello locale e tra i giovani.
Tra i desideri espressi dai cittadini primeggia la necessità di interventi concreti e urgenti. Innanzitutto in termini di sicurezza, voluta dal 41% del totale, ma più che mai a Napoli (59%), Bari (57%) e Bologna (56%). Poi si desiderano più opportunità di lavoro, in particolare a Napoli (41%), Torino (39%) e Palermo (31%). Altre aspirazioni emerse per una città migliore riguardano l’ambiente e la sostenibilità; in particolare la riduzione dell’inquinamento è richiesta soprattutto a Milano, Torino e Roma.
Il contributo dei manager
È in questo quadro non troppo roseo e in un clima di generale sfiducia nella classe politica che i cittadini intervistati si sono mostrati favorevoli a un ruolo dei manager a sostegno della gestione operativa delle amministrazioni locali. Un contributo non solo diretto, ma anche in termini di impegno civile e disinteressato. Il 78% degli intervistati, infatti, è convinto che il contributo attivo dei manager sia importante per individuare e ottimizzare le risorse (92%), lavorare per obiettivi e motivare le persone (91%), innovare, gestire bene i conti (90%), avere strategie a lungo termine (89%), appassionarsi al proprio lavoro (86%). Ma prima delle competenze professionali, le aspettative dei cittadini verso una governance dei manager investono soprattutto il fronte etico: onestà, trasparenza, realismo.
«Non vogliamo sostituirci alla politica» spiega Marcella Mallen, presidente di #Prioritalia «e neppure stiamo parlando di manager che diventano sindaci o city manager. Siamo nati quattro anni fa, proprio per facilitare un coinvolgimento dei manager nella società, fuori e oltre il loro ruolo professionale, perché, in questo paese in difficoltà ciascuno deve sentirsi impegnato e fare la sua parte per un rilancio complessivo e competitivo. Ci fa piacere sapere che i cittadini siano favorevoli a un nostro maggiore coinvolgimento di supporto alla governance delle città».
Questa indagine, insieme al risultato di tre tavoli di lavoro effettuati con stakeholder su tematiche precise (Imprenditorialità e reti digitali, Innovazione sociale e rigenerazione urbana, Economia circolare e sostenibilità dello sviluppo) tenutisi sempre il 26 aprile poco prima dell’evento in plenaria, saranno alla base dell’impegno di #Prioritalia nei confronti dei prossimi sindaci e giunte. In questo modo i manager potranno coinvolgere tutti i cittadini a fare davvero innovazione sociale e supportare le amministrazioni.