Scienza, diritti, management: l’arbitrio al centro dell’era digitale

Scienza, diritti, management: l'arbitrio al centro dell'era digitale

“I manager dovrebbero muoversi nella consapevolezza di essere prima di tutto dei cittadini. Agire seguendo l’orgoglio di poter incidere sul bene comune, superando l’interesse individuale o di parte. Usare eticamente l’arbitrio insito nella cultura del management, che storicamente si gioca sull’ambiguità tra la posizione di coloro che si considerano meri esecutori di una proprietà, di disegni altrui, e quella di coloro che consapevolmente interpretano un ruolo dotato di potere, assumendosi responsabilità, prendendosi spazi, rischi, seguendo la propria coscienza e le proprie capacità”.

E’ uno dei passaggi chiave dell’intervista con Francesco Varanini – antropologo, formatore, manager, saggista, fautore dell’incontro tra la cultura umanistica e quella manageriale, presidente di Assoetica – pubblicata sul blog Allenamenti di Sostenibilità, curato da Prioritalia all’interno della piattaforma “Futura Network.”

Un contributo funzionale ad approfondire la missione della Fondazione Prioritaria e più in generale delle associazioni di rappresentanza dei manager che, secondo Varanini “possono trarre giovamento da queste riflessioni perché aiutano ad evidenziare come accanto alle competenze c’è la dimensione etica e politica dell’agire managerialeUn passaggio culturale da compiere, se non vogliamo continuare a lasciarci guidare solamente dal profitto, e vogliamo invece tornare a preoccuparci della biosfera, ciò da cui dipende non
solo il benessere ma la stessa sopravvivenza umana”.

 

L’intervista completa

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