5 aprile 2020
Il segnale è forte e chiaro: ripensare al futuro.
di Roberto Ghiglia, CEO & Co-Fondatore
presso ORG srl
Credo che nulla succeda per caso.
C'è una relazione diretta tra le conseguenze dell'azione dell'uomo e la diffusione di malattie devastanti. Diversi studi, mostrano come alla base delle ultime epidemie (Sars, Hiv, Ebola, Influenza aviaria, ecc.) vi sia la distruzione degli ecosistemi e la perdita della biodiversità.
La natura sembra
volersi "autodifendere" di fronte allo sviluppo
dell'umanità che nei
fatti non è più sostenibile per il pianeta (7,7 mld di persone).
Il segnale è forte e
chiaro: ripensare al futuro.
Covid-19 mostra chiaramente che il modo in cui sono gestite le organizzazioni è ogni giorno più anacronistico. Dentro di noi sappiamo che si può fare molto di più e di meglio, in particolar modo noi italiani abbiamo un potenziale enorme:
> siamo uno dei paesi con la più grande biodiversità del pianeta
Questo è il tempo in cui però tutti noi siamo chiamati a uscire dallo stato di passività e a concentrarci sulla nostra area di influenza, ed io ho definito le mie priorità di intervento:
1) Organizzazione - Tra la vision e l'execution c'è di mezzo la vita reale, sento l'esigenza di costruire rapporti più autentici, un senso di comunità più radicato con i miei collaboratori.
Grande importanza sarà "lavorare digital" in tutte le fasi del processo (documentazione, allineamento, condivisione, comunicazione, ecc.) perché lavorare digital significa facilitare la condivisione e ridurre i rischi. Essere connessi oggi ha un doppio significato e un doppio valore: essere connessi tecnologicamente per poter essere connessi organizzativamente;
2) Processi - Gli obiettivi sono efficienza, efficacia e benessere delle persone, che realizzeremo con l'adozione di nuovi modelli di lavoro flessibile e di smart working, in cambio di trasformazioni organizzative e dei comportamenti, che includono un maggiore senso di responsabilità verso i risultati. Le riorganizzazioni dell'organizzazione e dei processi, ci porterà a riattualizzare la value proposition potenziando la filiera corta di produzione locale, dei prodotti provenienti da coltivazioni biologiche, dell'economia circolare, delle varie opzioni per rendersi più autonomi in modo sano e sostenibili.
Sono molto fiducioso che sapremo riorganizzarci ed elaborare soluzioni positive a beneficio di tutti.
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5 aprile 2020