Per essere consapevoli dei diritti
e dei doveri di cittadinanza e prepararsi alla transizione affrontando i
problemi accelerati dalla pandemia - in particolare la perdita di fiducia nelle
istituzioni e il sovraccarico informativo - occorre promuovere un grande cambiamento
culturale, ripensando ai modelli sviluppo e investendo sull’etica e la qualità
delle relazioni che intercorrono tra le persone e le strutture politiche,
economiche e sociali.
Su questi argomenti si sono concentrate le riflessioni
dell’evento
nazionale “Tolleranza e inclusione per la transizione sostenibile” del
Festival dello sviluppo sostenibile dedicato al Goal 16 (Pace, giustizia e
istituzioni solide) dell’Agenda Onu 2030 organizzato da Fondazione Prioritalia
insieme ad ASviS, l’Alleanza per lo Sviluppo Sostenibile, il 2 ottobre a Roma.
Al centro dell’attenzione la necessità di radicare l’attitudine verso la resilienza
sostenibile. Una sfida epocale, urgente e complessa, che coinvolge l’intera
umanità. “Non sarà un pranzo di gala - ha affermato il Portavoce di ASviS, Enrico
Giovannini, soffermandosi tra l’altro sull’importanza di usare in modo
appropriato le tecnologie - ci sono grandi divergenze tra chi sa e chi non sa
usare gli strumenti digitali. Abbiamo grandi strumenti a disposizione che
possono generare cambiamenti positivi o innescare nuovi conflitti e problemi,
dobbiamo decidere come usarli”.
Secondo la Presidente di Prioritalia, Marcella Mallen “La
pandemia ha enfatizzato quanto l’alfabetizzazione digitale sia un fattore
abilitante per consentire alle persone di esercitare i propri diritti e i
doveri di cittadinanza. L’uso distorto dei media incentiva discriminazioni e
disinformazione, come dimostra il proliferare di cyberbullismo e fake news,
minando la fiducia tra le persone e l’autorevolezza delle istituzioni e della
scienza. Per contrastare questo fenomeno occorre un forte investimento educativo
volto anche a rendere più accessibili le informazioni e le conoscenze”.
Incentrato sulla condivisione di esperienze e buone
pratiche per diffondere un civismo attivo e responsabile funzionale al
raggiungimento dei target del Goal 16, l’incontro del 2 è stato animato da organizzazioni
di diversa natura accomunate dall’impegno per affermare una società più equa,
giusta ed inclusiva: le istituzioni con il Capo del Dipartimento per le
politiche giovanili e il servizio civile universale della presidenza del
Consiglio, Flavio Siniscalchi; gli organismi internazionali con la Director
policy, research and learning di Idlo - International Development Law
Organization Ilaria Bottigliero e il Direttore di Eblida - European
Bureau of Library, Information and Documentation Associations Giuseppe
Vitiello; le imprese con la Government affairs & public policy di Google
Italia, Martina Colasante; le associazioni, il mondo della rappresentanza, della
cultura e della formazione con il Fondatore di Sulle Regole, Gherardo
Colombo, la Responsabile nazionale formazione di Libera, Francesca
Rispoli, la Presidente del corso di Laurea in scienze per la pace dell’Università
di Pisa, Eleonora Sirsi, la Responsabile partnership
e relazioni istituzionali
dell’ANP - Associazione
nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola e Vice presidente CIDA,
Licia Cianfriglia, il Fondatore di Social Warning - Movimento
Etico Digitale, Davide Dal Maso e la Presidente dell’Associazione Parole
O_Stili, Rosy Russo.
L’evento, incentrato su un dibattito moderato dal
giornalista e conduttore Ruggero Po, si è concluso con la firma
del Manifesto della comunicazione non ostile, una dichiarazione di intenti che contiene dieci
princìpi volti a migliorare lo stile e il comportamento di chi sta in rete e
affermando una nuova etica digitale. Un impegno di responsabilità civica
condivisa promosso da Prioritalia nella sua missione di tramite fra comunità
manageriale e società civile, che si rafforzerà nei prossimi giorni con la
firma del Manifesto da parte delle Associazioni Territoriali di Manageritalia.
Dal TG del
Festival:
- Video integrale dell’incontro
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